




I due lati dei velo: l'1 per cento e il 99 per cento
Secondo la Kabbalah esiste un velo che divide la nostra realtà in due regni: quello dell'I per cento e quello del 99 per cento.
Il primo regno comprende il nostro mondo fisico, ma esso rappresenta una piccolissima parte dell'intera Creazione.
È soltanto ciò che possiamo percepire con i nostri cinque sensi: ciò che possiamo annusare, assaporare, toccare, vedere e sentire.
E non è che un minuscolo frammento di quello che davvero si può trovare « là fuori ».
Dall'altro lato del velo c'è il regno del 99 per cento, che comprende la vasta maggioranza della realtà.
Nel regno dell'I per cento la vita ha la fastidiosa abitudine di prenderci in contropiede.
Soffriamo della cosiddetta « Sindrome dell'Improvvisamente ».
Improvvisamente ha avuto un infarto!
Senza alcun preavviso l'ha lasciata.
Ci ritroviamo improvvisamente senza soldi.
Improvvisamente l'affare è andato a monte.
Ha cambiato improvvisamente idea.
Improvvisamente i medici le hanno scoperto un nodulo.
La vita improvvisamente mi sembra così vuota.
Ma è proprio vero che le cose accadono « improvvisamente »?
Secondo la Kabbalah no. Assolutamente no.
All'origine di ogni evento « improvviso » c'è sempre una causa nascosta, qualcosa che ci è sfuggito.
Vi è mai capitato di svegliarvi una bella mattina e di accorgervi che in giardino è improvvisamente spuntata una
maestosa quercia?
Ovviamente no.
Nel passato, da qualche parte, deve essere stato piantato un seme.
Secondo la Kabbalah quando salta fuori un problema grave che interrompe bruscamente il flusso di felicità che appagava un vostro particolare desiderio, non si tratta di un evento casuale,caotico.
Esiste una causa più profonda.
Nel passato, da qualche parte, deve essere stato piantato un seme.
L'errore più grave che commettiamo è quello di credere che esistano errori, o circostanze accidentali.
Non esistono errori.
Non esistono coincidenze.
Né incidenti né catastrofi improvvise.
Tutto ciò che accade ha sempre una ragione.



Un conflitto interiore
Duemila anni fa lo Zohar ci ha rivelato chi è l'Avversario.
Ha addirittura individuato le diverse tecniche, le strategie
e le armi di cui egli si serve.
L'Avversario è la causa recondita del caos che fagocita il mondo e lo spirito umano.
È quella voce che ci sussurra: « Adesso mangia la torta.
La dieta la cominci lunedì! »
È lui che fa nascere in noi disperazione, pessimismo, paura, ansia, dubbio e incertezza.
Così come scatena arroganza, spietatezza, avidità, gelosia, invidia, rabbia e sete di vendetta.
L'Avversario è la voce che dice: « Dai, fallo! », anche se sap-
piamo che non dovremmo.
L'Avversario è la voce che dice:
« Fregatene! Non farlo! », anche se sappiamo che dovremmo, E - quel che è ancora peggio - anche quando vorremmo opporre Resistenza e vincere il nostro comportamento
reattivo il nostro Avversario ci dissuade!
Per esempio:
•Vi ripromettete solennemente di cominciare a mangiare in modo sano, ma nel momento in cui vedete una golosa
« schifezza » l'Avversario vi convince a rimandare i vostri buoni propositi.
•Decidete di dedicare più tempo alla famiglia, ma qualcosa vi spinge a fare ancora più tardi in ufficio.
State guidando e notate una persona in difficoltà.
Il vostro primo pensiero è fermarvi ad aiutarla, ma il vostro Avversario vi convince che probabilmente ci sarà qualcun altro disposto a darle una mano.
Schiacciate sull'acceleratore per non mancare al vostro pranzo di lavoro mentre, per l'intero tragitto, l'Avversario vi fornirà ottime scuse per giustificare il vostro comportamento scortese.
Vi ripromettete di mettere da parte ogni mese una piccola somma e di avere un approccio più responsabile nei confronti del denaro, ma immancabilmente l'Avversario vi convince a spendere tutto in cose frivole, suggerendovi sempre un buon motivo per farlo.
Entrate in un negozio di alimenti naturali e biologici spendete un sacco di soldi per comprare vitamine di tutti i tipi, perché vi siete ripromessi di cominciare a nutrirvi in modo sano.
Sei mesi dopo sullo scaffale c'è una parata di flaconi di vitamine ancora mezzi pieni.
L'anno seguente si ripete la stessa cosa e vi ritrovate nello stesso negozio.
Adesso, però, giurate a voi stessi che non andrà come l'altra volta... ma non è così.
Un vostro caro amico ha fiducia in voi e vi confida un
segreto.
Promettete (a lui e a voi stessi) di non farne parola con nessuno.
Di lì a qualche giorno, però, mentrestate chiacchierando con qualcuno, l'Avversario vi spinge a spifferare il segreto del vostro amico.
In realtà vi rendete conto che le parole vi stanno uscendo di bocca da sole, nonostante sappiate che non dovreste farlo.
Un amico si trasferisce in una casa più bella della vostra, oppure sfoggia un vestito nuovo o una nuova automobile.
Vorreste essere felici per lui, ma l'orribile invidia comincia a serpeggiare nel vostro cuore e non riuscite a tenerla a freno.
Dentro di voi il risentimento e la felicità
per l'altra persona lottano per avere la meglio.
Fabrizio Renzoni osteopata D.O.m.R.O.I. Tessera n. 4727
Fano PU CAP 61032 VIA G. Gabrielli N 12/A
cell 3286217569
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