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rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale. (Prima Parte)

Le vicissitudini cinematografiche di Neo hanno raccontato al grande pubblico l’ipotesi di una struttura della realtà fatta di energia regolata, ordinata, chiamata Matrix. 

Se hai visto il film, senz’altro ti sei posto il dubbio dell’esistenza di una matrice energetica oltre la realtà sensibile che informi la materia e la renda apparente e tangibile nelle forme e nei modi che conosciamo e sperimentiamo quotidianamente.

Quante volte dietro quel che appare e accade ti è sembrato di vedere la trama di un disegno più ampio in cui si avverano la legge biologica di causa ed effetto, il karma buddista, i comandamenti scritti sulle tavole di Mosè, il talismano magico-esoterico che ciondola dal retrovisore e le macumbe propiziatorie dell’amore, i dipinti di Caravaggio, la musica di Bach, le preghiere notturne e le bestemmie diurne, la nemesi greca, i tradimenti e gli atti di coraggio, tutti sulla bilancia di quell’attimo in cui tu riannodi così, in un lampo, quei fili che sono invedibili nella normalità di uno stato di in-coscienza comune ma intercettabili dal fascio luninoso di una intuizione.

Se il cuore è chiuso, la mente genera solo illusione e inganno, mai la verità.

Giordano Bruno fu un filosofo illuminato, campano di nascita, monaco dell’ordine domenicano vissuto nel XVI secolo in diversi luoghi dell’Europa; perseguitato come eretico, torturato e infine bruciato vivo sul rogo a Roma il 17 Febbraio del ‘600 in esecuzione della sentenza pronunciata dal tribunale dell’inquisizione pontificia.

Riporto di seguito le sue parole estrapolate dai dialoghi tratti dal film biografia del 1973 diretto da Giuliano Montaldo che vede come attore protagonista nei panni del monaco uno straordinario Gian Maria Volonté: 

“La Natura tutta è governata da una profonda armonia. Invisibili linee collegano le piccole cose della Terra – come per esempio il potere degli uomini – agli astri, agli infiniti mondi che ancora non conosciamo.

La Luna provoca le maree e anche il mestruo delle donne;

il Sole, provoca la vita e la morte delle piante, l’avvicendarsi delle stagioni e anche la vita e la morte dell’Uomo (…).

Se esistono altri Soli, altri sistemi solari sparsi nell’Universo, se ciò è vero – ed è vero – allora DIO non è in alto sopra di noi, fuori dal mondo, ma ovunque, in ogni particella di materia, inerte o vivente che sia: è la MATERIA stessa!”. Trasecolante. Meraviglioso! Una luce che attraversa 500 anni di storia incendiando e disintegrando il tempo lineare in un attimo di consapevolezza grazie a te che leggi questo pensiero nella dimensione cosciente del qui e ora.

Se la materia è energia e l’energia è consapevolezza, stai creando la tua realtà.

MATRICE: rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale. (Prima Parte)

Non c’è differenza sostanziale tra matrice extracellulare e materia extraplanetaria.

Tuttociò che sta tra le cellule è considerato biologicamente Matrice Extra-Cellulare.

Sia la sostanza fluida che rienpie gli interstizi tra le cellule – la MEC appunto – sia quella contenuta all’interno delle membrane cellulari si possono indicare con il termine generico ma identificativo di MATRICE. 

La Matrice biologica è tutto quello che all’esterno delle cellule è compreso tra le diverse membrane plasmatiche e che all’interno delle stesse abita sotto le sembianze di citosol e citoscheletro il posto esistente tra la membrana citoplasmatica e quelle dei vari organelli, bagna le membrane scempie dei reticoli endoplasmatici rugoso e liscio, dell’apparato del Golgi e dei lisosomi, sia da dentro sia da fuori; inoltre, riempie lo scompartimento che permane tra le due membrane proprie di nucleo e mitocondri, occupa come nucleoplasma lo spazio nucleare e come matrice mitocondriale quello dei mitocondri. 

La MEC è il principale costituente del Tessuto connettivo che connette le cellule e gli organi in un sistema di collegamento che non conosce interruzioni anatomiche e funzionali e che si distingue dai tessuti degli organi soprattutto per la relativa rarità cellulare.

La matrice extracellulare si può definire come l’insieme delle due fasi – continua e discontinua – del sistema connettivo: essa trae origine dall’essudazione del plasma con una extravasazione di umori che vanno a formare il liquido interstiziale di pertinenza del tessuto prossimo ai sistemi vascolari ematico e linfatico; il liquido interstiziale man mano che si diffonde lontano dai vasi acquisisce le prerogative distintive della MEC diventando, gradualmente, un mezzo omogeneo relativamente sempre meno acquoso, più gelatinoso e discontinuo per via della ricca presenza di collagene.

Le glicoproteine di collagene sono strutture fibrose macromolecolari prodotte da elementi figurati cellulari di enorme importanza anabolica denominati fibrociti, la cui presenza – insieme a quella dei globuli bianchi – contraddistingue il tessuto connettivo più propriamente detto. Il tessuto connettivo ha proprietà, oltreché strutturali, anche di funzione legate ad attività metaboliche elettriche e fisiologiche in quanto sede elettiva di processi trofici redox e immunitari. 

Se per matrice extracellulare si intende – come si dovrebbe – tuttociò che costituisce un tessuto senza far parte della cellula, si può dire che con il termine generico di Matrice si indica la materia di varia consistenza che sta tra una membrana ed un’altra! 

Il Tessuto connettivo è, quindi, un insieme di cellule non ammassate immerse in una soluzione umorale amorfa extracellulare di derivazione plasmatica ricca di acqua (Liquido interstiziale) che si fa più viscosa per effetto della presenza di polisaccaridi (Acido ialuronico) e proteoglicani che legandosi all’acqua danno origine alla cosiddetta sostanza amorfa e fibrosa a causa delle molecole proteiche (Collagene) che sempre i fibroblasti producono.

Le componenti acquosa amorfa fibrosa e cellulare variando la concentrazione relativa le une rispetto alle altre modificano le caratteristiche del connettivo che prende la forma di diversi stati materici che vanno dal liquido (sangue e linfa) al solido (ossa) passando per la gelatina delle cartilagini e il tessuto molle adiposo, tuttavia conservando le medesime funzioni di connessione strutturale e di trasferimento dell’informazione.

Tutti i vari tipi di tessuto connettivo, compreso il sangue, derivano da quello embrionale detto mesenchima. 

L’associazione di più tessuti di origine diversa in un denso agglomerato di cellule costituisce, rispetto a singole cellule o tessuti, un livello superiore di organizzazione della informazione vitale che è chiamato “organo”.

L’organo è un tessuto composito e definito, relativamente circoscritto, anch’esso costituito da una parte di tessuto connettivo fibroso – detto Stroma – che interviene tra le fitte e compattate cellule costruendo il reticolato di sostegno collegamento e comunicazione, la trama di supporto che nutre e tiene insieme l’organo pieno, conservandone la forma e permettendone la meccanica e la normale fisiologia che è invece garantita dalla parte più strettamente cellulare, detta Parenchima, specificatamente attiva e caratterizzata dalla produzione della secrezione e delle funzioni dell’organo/ghiandola.

Il terreno di coltura delle cellule animali e di quelle vegetali sono appunto le matrici biologiche, sia extracellulari sia intracellulari, definibili anche come “sostanze fondamentali” dell’esistenza, in cui tutte le cellule esistono. 

Le cellule animali sono immerse in questo elemento di connessione che le bagna da entrambi i lati della membrana plasmatica, nello stesso modo in cui lo sono tutti i suoi organuli interni (mitocondri, nucleo, lisosomi, ecc) per mezzo delle relative membrane.

La matrice stabilisce il contatto tra le cellule, permette gli spostamenti delle stesse, il trasporto di sostanze – metaboliti anaboliti cataboliti – di ioni molecole atomi e la trasmissione di ogni tipo di segnale, garantisce il collegamento tra le entità biologiche dell’organismo vivente e l’organizzazione dei suoi tessuti e organi; essa costituisce una rete di natura umorale prevalentemente fluida, composta essenzialmente di acqua, amorfa, colloidale, liquida allo stato di solvente o semiliquida allo stato di gelatina, più viscosa fibrosa densa e discontinua via via che ci si allontana dai vasi capillari ematici e linfatici dove ha inizio come soluzione derivata del plasma; la MEC si ritrova anche calcificata nelle ossa, tanto solida da segnalare il prevalere della finalità di sostegno del corpo su quella di trasmissione.

Dentro questa soluzione le cellule si muovono, comunicano, interagiscono e si scambiano “informazioni”: da essa assimilano l’ossigeno e i nutrienti disciolti, in essa rilasciano i metaboliti, spurgano i residui del catabolismo e l’anidride carbonica, isolano le endotossine eccedenti e i veleni di provenienza esogena. Tutti i meccanismi che creano vita sono resi possibili grazie alle matrici.

Si può affermare che l’Uomo sia, in sintesi, un susseguirsi di matrici e membrane più di ogni altra cosa decifrabile e descrivibile sotto la lente di un microscopio.

La vita stessa è una matrice energetica e una ripetizione di membrane contenitive: una unica sostanza contenuta in tante forme diverse. 

Pensa alla cellula che, morfologicamente e fisiologicamente, è la forma basilare di tutti gli organismi viventi sia vegetali sia animali: questa unità elementare è in definitiva un succedersi di matrici e membrane e, per logica conseguenza, ogni cosa che origini da una cellula è un’alternanza di matrici e membrane, a partire da quegli agglomerati organizzati di cellule che sono gli organi, per finire a quell’insieme sistemico di funzioni specifiche e coordinate che sono gli esseri viventi.

Se immagini l’Universo come un’unica entità e le creature terrestri come cellule di questo tutto, il Sole potrebbe essere un cuore che batte, il Cielo un polmone e, a questo punto, i fenomeni degli elementi naturali sarebbero manifestazioni della fisiologia degli organi di un complesso Essere organizzato e identitario.

La vita si manifesta separata da ogni sua singola particella biologicamente consapevole solo da membrane che modellano di volta in volta le forme di una matrice vitale che però realisticamente, come per le cellule, è sempre la stessa e che, in Natura, non incontra mai nessuna interruzione.

Si può dire che una materia illuminata che prende la forma di un colore sia una membrana che separa e contiene la matrice che divinamente la illumina, come accade alle stelle, ai pianeti, alla Luna, al Sole.

Allora, dov’è che finisce la matrice biologica delle piante e degli animali e inizia la matrice spaziale?

Di certo non dove finiscono le tipiche forme delle cose e degli esseri che conosciamo, dato che – come spiego in seguito – il fuori influenza il dentro e viceversa.

La MATRICE UNIVERSALE

La Matrice universale.Le recenti teorie di fisica quantistica dicono che non sia il nucleo della cellula la sede da cui scaturisce la complessità del ragionamento cellulare, ma che sia la membrana cellulare il vero cervello. E io concordo! Bisogna intendersi, però, sui compiti che svolge il cerebro umano nella vita di una persona per spiegare questa similitudine applicata nel campo della microbiologia: il cervello è sede della ragione, della logica meccanicistica, dell’elaborazione del calcolo e del metodo, della proiezione visuale delle informazioni; altresì, l’organo cerebrale non si cura della ricezione e della decodificazione delle informazioni che, invece, avvengono attraverso i sensi, né della loro comprensione, poiché l’organo deputato alla realizzazione dello spirito è senz’altro il Cuore: è qui dove si attribuiscono i significati dell’esperienza. La macchina biologica del corpo prova tuttociò che può esperire attraverso i suoi canali sensoriali reagendo con la realtà attraverso le rispettive matrici; un individuo assimila così le più disparate informazioni che sono veicolate da tutto quello che di reale incontra: dal cibo ai suoni, dall’acqua all’aria, dal buio alla luce, dalle parole scritte a quelle dette, dagli sguardi fino ai pensieri. Queste esperienze di vita vengono introiettate con le sensazioni e sedimentate nel cuore: i ricordi si archiviano nel muscolo cardiaco e il cervello funziona né più né meno come un proiettore. La comprensione di quello che un individuo vive non avviene nel cervello, ma da un’altra parte. La mente è la creazione di un calcolatore biologico che inganna e corrompe la realtà: la verità accade solo nel cuore per volontà spirituale. In questa misura, allora sì, il cervello della cellula è certamente la membrana.

Il sangue è il tessuto madre che crea tutte le matrici umane, trasporta e contiene l’informazione e quindi anche la presenza vitale.

Il Cuore, difatti, è l’organo del sangue per eccellenza e, guarda caso, anche quello della coscienza spirituale degli uomini ma anche degli animali, come sanno bene gli sciamani delle tribù animiste.

Spiritualità o spiritualismo e biologia, dunque, si influenzano e coincidono, poiché il cuore è l’organo dove si concentra la matrice primigenia (il plasma) sede della coscienza cellulare e della consapevolezza biologica dell’Essere: è attraverso la matrice che la cellula di un essere vivente percepisce e accoglie il mondo e comunica in reciprocità e correlazione con esso. Che l’energia che è l’informazione sotto le forme chimiche elettromagnetiche e sonore sia sostanzialmente consapevolezza? Che sia spirituale il principio che ci fa vivere?

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La CONSAPEVOLEZZA realizza concretamente la relazione che intercorre tra la matrice che stampa il mondo apparente e quella biologica celata dentro le forme degli esseri viventi e delle cose.

La conquista e il mantenimento di uno stato di salute sono la testimonianza di una continuità energetica dell’Essere con la Natura che si esprime attraverso la composizione della Matrice biologica originaria: il sangue per gli animali, la linfa per le piante. 

La MATRICE del tuo sangue è, dunque, una sostanza essenzialmente spirituale: il fenotipo la cui struttura è influenzata dalle scelte che fai tutti i giorni. La salute del tuo sangue si riflette sull’equilibrio della tua vita e viceversa.

La MATRICE – quello che è il terreno di coltura cellulare – e non il DNA, è il luogo dove si trova l’informazione e/o il substrato, il sostegno, su cui si trasferisce la scintilla divina della creazione, giacché sono le matrici che influenzano la struttura il comportamento e le funzioni delle membrane biologiche.

Dunque: il DNA non è più l’informazione della vita e il cervello della cellula è la membrana. 

Forse l’informazione potrebbe essere l’Elettrone stesso o, più probabilmente, questa energia generatrice è trasportata contenuta nella struttura di quell’entità biologica sostanziale che viene chiamata elettrone e ne regola i comportamenti dentro la dimensione della materia che da forma alla matrice. 

Ma siccome i movimenti dell’elettrone sono determinati dalla composizione della matrice e l’elettrone è governato dall’informazione vitale, forse l’informazione è espressa direttamente dalla matrice stessa.

E se la INFORMAZIONE fosse proprio la MATRICE? Riflettici un attimo: l’informazione è ciò che ci vitalizza, la forza che ci rende esseri senzienti e che ci collega a quel che esiste provando delle sensazioni attraverso i 5 sensi corporei (6, se si considera l’intuito del cuore).

Informazione è tutto quello che la vita può cambiare fisicamente e giacché il vivere nelle dimensioni mentale fisica e sprituale modifica l’espressione e lo stato della matrice, la matrice è dunque l’informazione.

Dall’interazione con il mondo esterno una persona stacca pezzetti di matrice prendendo dalla realtà l’aria la luce il calore gli odori i rumori l’acqua il cibo e portando tutto dentro di sé; dalle impressioni emotive fabbrica pensieri, da quelle spirituali i sentimenti; così, dalla materia della vita che si distilla, ella crea l’ambiente interiore realizzando componendo e mutando la matrice biologica.

Ogni forma di energia ambientale esterna è tradotta in energia chimica grazie alla matrice e alla sua differenza di potenziale elettrico; la matrice è il risultato della continua relazione-interazione dell’Essere senziente con l’ambiente che lo circonda, identificandolo con esso in un rapporto dinamico e fluidificante. 

C’è una evidente relazione biologica, elettrica e chimica tra l’ambiente che sta fuori e quello che sta dentro il corpo che dimostra scientificamente come ogni pagliuzza infinitesimale di materiale organico che fa parte della macchina biologica sia influenzata da ciò che gli Uomini respirano vedono mangiano bevono ascoltano e pensano. 

Il collegamento tra la matrice interna dell’organismo e quella esterna che trascrive il mondo così come lo si vede, si trova nell’informazione stessa, che è universale. 

Poiché l’informazione coincide con la matrice, essendo una soltanto l’informazione che genera la vita, anche la matrice della vita sarà una sola e universale. 

La Matrice biologica informa il DNA e lo istruisce sui comportamenti e le modalità di espressione. 

La matrice dei tessuti del corpo e delle cellule non è altro che una delle infinite forme fisiche che l’energia prende: l’informazione è la materia che tiene insieme e mette in relazione di causa-effetto ogni cosa, proprio come il tessuto connettivo collega le particelle corporee delle zone più remote. 

Ciò che vive è attraversato dal medesimo flusso di energia vitale, chiamato giustappunto informazione, oppure in una miriade di altri modi: intelligenza, consapevolezza, amore. 

L’informazione che crea la vita è unica e, da questo punto, mi riferirò ad essa chiamandola anche Matrice.

La matrice è informazione che scorre, impasto dell’Anima e terreno di coltura della vita. Ho scoperto, in fondo alla ricerca, che la matrice è una sostanza spirituale; essa è tutto ciò che sta tra tutte le forme di vita, che contiene e riempie in egual modo la cellula elementare, la complessità di organismi più o meno evoluti, vegetali e animali, e i cieli i pianeti gli astri.

C’è una sola identica informazione vitale che accende la luce delle stelle, gli accordi di un pianoforte e gli occhi che non ti scordi.

Perciò, è bene sarebbe bene guardare il Sole con attenzione cura e comprensione pari a quelle con cui ci si rivolge verso se stessi e le persone che amiamo.

La matrice della materia, ovvero della forma di vita apparente, ferma o dinamica, è una rete energetica dove l’informazione corre a bordo di un elettrone che interconnette ogni particella di materia con le altre attraverso i filamenti della matrice: spiego così quel fenomeno che la fisica quantistica definisce Entanglement.

Dove si concentrano le informazioni si hanno strutture più complesse di vita; dove, altresì, le informazioni sono distorte si hanno ostruzioni tossiche e disturbi circolatori, indurimenti e dispersioni, confusione molecolare, distorsioni biochimiche, inquinamento tossiemia e mutazioni antibiologiche al posto delle manifestazioni salutari della Natura.

Fondamentale è fare in modo che l’elettrone si muova permettendo al flusso di energia, cioè all’informazione, di scorrere e raggiungere con il sangue tutti i distretti dell’organismo. Per sciogliere questi nodi energetici che bloccano i movimenti dell’elettrone si deve disintossicare l’organismo agendo sui diversi piani dell’essere: fisico, mentale, spirituale.

MATRICE (Seconda Parte):

MATRICE (Seconda Parte): rapporti tra terreno di coltura e informazione vitale.

Il Codex epigenetico della Matrice.

La Epigenetica analizza scientificamente i cambiamenti ereditabili dell’attività dei geni causati da influenze provenienti dall’ambiente che determinino la espressione genica senza, tuttavia, alterare il genoma codificante per proteine, ovvero l’insieme dei geni contenuti nel nucleo.

Tutti gli elementi che modificano l’espressione genetica senza intaccare il Genotipo agiscono, ovviamente, secondo delle istruzioni ricavate dalla realtà grazie a delle chiavi che non sono quelle che si trovano nel DNA, che difatti risulta immutato. In questi casi, si parla di fattori epigenetici riferendosi a tutto quello che abbia il potenziale di modificare l’espressione genica senza intaccare i geni stessi. 

I codici epigenetici hanno, evidentemente, la proprietà di tradurre l’informazione in materia (proteine) modificando quello che viene chiamato Fenotipo, ovvero quella parte della realizzazione del corpo (soma) legata all’esistenza e all’esperienza dell’essere vivente stesso e che è spiegabile, anche in maniera suggestiva, come “l’impronta biologica che lascia sui corpi la vita che è stata vissuta”. 

Il Fenotipo è l’insieme delle manifestazioni dell’organismo che risulta dal rapporto dei geni con quei fattori esterni che sono in grado di condizionare il processo anabolico di proteogenesi – o proteosintesi che dir si voglia – e quindi di regolare l’espressione genica dell’informazione.

La reazione tra il genotipo e l’ambiente fenotipico indirizza il comportamento del gene e la traduzione dell’informazione nella forma macromolecolare di una proteina. Il fenotipo si osserva con la morfologia le proprietà e le funzionalità della cellula somatica. Perciò, se il codice genetico si trova nei geni, allora il Codex epigenetico non si può che trovare nella matrice biologica che contiene il DNA. 

In questo contesto di interazione dimostrata tra il codice genetico e quello epigenetico, si possono formulare ipotesi realistiche di biologia senza che si strabordi nella fantascienza.

A mio avviso, è credibile che il DNA primordiale sia come un’antenna di forma elicoidale che capta onde elettromagnetiche ancestrali provenienti dallo spazio remoto e profondo: i geni sembrerebbero dei codici di base, primigeni, che hanno a che fare con la parte innata dell’essere – che definisco come rettile, tanto è preistorica atavica e inesplorata – con le funzioni limbiche, con l’istinto, con l’anima fondativa dell’esistenza, con l’intelligenza universale. Invece, i Codici epigenetici sembra siano una sorta di aggiornamento continuo, un’antenna sensoriale che sintonizza l’essere sulle frequenze del tempo presente e dello spazio fisico che trova soluzione di continuità – il confine – nell’esperienza sensibile: insomma, qualcosa che ha a che fare con le scelte, la presenza a se stessi, lo spirito, la coscienza o consapevolezza individuale. Più i due segnali coincidono dialogano e si comprendono, più un individuo sarà completo, naturale, libero e sano come un animale selvatico  – poiché ad ogni animale riconosco le qualità dello Spirito – a cui l’istinto consentirà una piena comprensione dei sensi e l’identificazione con ciò che chiamiamo “Il Tutto”, coscienza o anima universale. Se segui la biologia lungo le linee prospettiche tracciate dalla scienza epigenetica, rimpicciolisce di molto il ruolo della genetica come scienza risolutiva per la ricerca delle cause e delle soluzioni di malattie cosiddette idiopatiche o primarie, prima fra tutte la super malattia della civiltà moderna: il Cancro.

Imputare a un difetto genico – tra l’altro mai provato – l’insorgere del Cancro appare una ipotesi remota e priva di ogni fondamento scientifico e logico, tesi che solo una cieca ostinazione e la malafede interessata possono perorare.

Vanno rivalutati ambiente e comportamenti come cause scatenanti della malattia e fattori della salute in generale; rimuovendo le cause del male è realistico pensare alla guarigione.

Prendiamo per esempio i cosiddetti FATTORI DI TRASCRIZIONE genica responsabili della differenziazione delle staminali pluripotenti e multipotenti: essi sono stati individuati in certe proteine che si legano ai geni codificanti del DNA contenuto nel cromosoma con la proprietà e la funzione di avviare o fermare la traduzione dell’informazione genetica che trasforma determinati geni nelle specifiche proteine che daranno vita alle relative cellule specializzate.

Queste molecole proteiche si comportano più come ormoni che come enzimi, poiché sono in grado di attivare enzimi quali le RNA Polimerasi necessarie per la trascrizione del DNA in molecole di RNA che successivamente tradurranno le informazioni che contengono in sequenze di amminoacidi e perché, probabilmente, non sono prodotte in situ; esse non sono parte della struttura del cromosoma che funge da stampo, non originano dal DNA, ma si trovano nella matrice cellulare della staminale, nel suo citoplasma o vi penetrano e, in un dato momento del processo di programmazione, entrano in risonanza elettrica e chimica con la matrice del tessuto di cui dovranno far parte; o forse, provengono fisicamente proprio da quella particolare porzione di matrice tessutale, prodotti e rilasciati nel mezzo extracellulare da una qualche cellula dotata di ribosomi per la sintesi polipeptidica. 

Potrebbero essere dunque le cellule embrionali pluripotenti del tipo istologico mesenchimale (fibroblasti, condroblasti, osteoblasti) a produrre queste proteine-segnale proprio come già sintetizzano altri ormoni proteici come i Fattori di crescita: IGF e Citochine infiammatorie. Anche le Citochine, come i Fattori di crescita IGF, sono veri e propri ormoni anabolici in grado di stimolare morte crescita proliferazione e, anche, differenziazione cellulare. 

Così si spiega il fatto che i prodotti dell’infiammazione cronica, oltre ad avere effetti citotossici (stress ossidativo causato dall’azione dei radicali liberi) e cosiddetti “autoimmuni” (apoptosi cellulare innescata dalle citochine Interleuchina-1 e TNF, ovvero Tumoral Necrosis Factor, che attivano gli enzimi proteolitici Caspasi presenti nel citosol; fagocitosi immunitaria), ne abbiano anche di degenerativi, genotossici, mutageni e potenzialmente carcinogeni, giacché tali ormoni possono alterare la sequenza di trascrizione del DNA dei geni che codificano le proteine, influenzandone l’espressione genetica e determinando il fenotipo delle nuove cellule staminali specializzate che, a questo stadio di intossicazione stromale e parenchimale, possono risultare istologicamente diverse, neoplastiche. 

Per certi versi i Fattori di trascrizione ricordano i Fattori di crescita IGF: si tratta di ormoni proteici anabolizzanti secreti nella matrice dagli epatociti e dalle cellule mesenchimali del connettivo cartilagineo chiamate condroblasti: le staminali embrionali pluripotenti cugine delle cellule fibroblastiche e di quelle osteoblastiche.

Se la matrice del tessuto da cui originano i Fattori di trascrizione e in cui vengono secreti è compromessa, satura di tossine endogene ed esogene, piena di materiale proteico NO-SELF non biodisponibile e non metabolizzabile, acidificata e con potenziale elettro-chimico diverso da quello fisiologicamente sano, è plausibile che le stesse proteine-ormone siano danneggiate e/o che l’informazione che segnalano venga scorretta e difettata nell’attraversare la matrice, determinando una sintesi proteica cellulare sbagliata e, quindi, una espressione genetica della cellula potenzialmente allogena e dannosa per il tessuto l’organo e l’organismo.

Durante tutta la vita le cellule del midollo osseo producono cellule staminali primitive non specializzate e pluripotenti che, sintetizzando macromolecole proteiche con certe specifiche durante il processo di espressione genica, determineranno la struttura e il funzionamento delle future cellule staminali differenziate.

L’identità genetica delle staminali figlie non si trova solo nella sequenza genetica, ma anche nell’ambiente energetico con cui entrano in risonanza: è la matrice che ha dentro di sé l’interruttore che può trasformarle o meno in staminali specializzate proprie di tessuti e organi specifici e il potere di cambiarne l’espressione genetica, il tutto senza modificare il DNA. 

Questo spiega come mai le cellule cancerose pur essendo mutate nelle manifestazioni della forma e della funzione (fenotipo) non abbiano oncogeni, ovvero basi azotate alterate o altri elementi che costituiscono la catena polimerica delle macromolecole degli acidi nucleici difettosi, rintracciabili nelle sequenze genetiche del DNA; bensì, esse presentano il fenotipo degenerato e irriconoscibile rispetto alle cellule sane dello stesso tessuto. Nel Cancro il Genotipo è integro: sfido chiunque a dimostrare il contrario! Si motivano così le possibilità di ricostruire nuove cellule integre e sane in tessuti tumorali compromessi e di regressione spontanea di degenerazioni cellulari quali tumori e cancri, finanche in tessuti affetti da metastasi. Più corretto è parlare di riprogrammazione di fattori epigenetici piuttosto che di riprogrammazione del DNA di cellule difettose e cancerose. 

Il DNA non si riprogramma: esso è congenito. Per questo le staminali madri non sono corruttibili e la guarigione sempre possibile.

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NON esisiste cellula cancerogena: la MATRICE è cancerogena, la cellula è cancerosa.

Le metastasi non sono cellule maligne che si staccano dal tumore primario diffondendosi attraverso i sistemi vascolari ematico e linfatico riproducendo, a distanza da quello originario, altri tumori in organi diversi, come se il cancro avesse caratteristiche contagiose; la metastasi è una tumorosità estesa, poiché si relaziona al mutamento e al decadimento delle funzioni fisiologiche del terreno di coltura che ha cambiato struttura da biologica in anti-biologica: dunque, in un quadro clinico di intossicazione sistemica la matrice, che è diventata a questo stadio generalmente maligna, compromette il funzionamento delle cellule parenchimali degli organi, palesando la sua cancerosità morfologicamente con neoplasie diffuse che nascono – è proprio il caso di dire – come funghi colonizzatori in parti diverse, anche anatomicamente distanti, del corpo.

Finché gli organi emuntori ed escretori più importanti – fegato intestino reni – hanno una riserva fisiologica che sia in grado di ripulire la madre di tutte le matrici, ovvero il sangue, esiste possibilità di guarigione da qualsiasi tipo di malattia. 

Pertanto, si deve parlare di matrice mutagena e cancerogena e di cellula mutata e cancerosa. 

Se il corredo genetico nella cellula tumorale e perfino in quella cancerosa è intatto, vuol dire che il difetto responsabile della mutazione dell’espressione genetica sta altrove, nell’ambiente, nella matrice. 

Il trasferimento di materiale genetico parrebbe, quindi, avvenire correttamente anche riguardo le cellule cancerose: è la traduzione dei geni nella proteina corrispondente che è incompleta e sbagliata. 

L’informazione che permette la creazione delle macromolecole polimeriche delle proteine da cui originano le cellule specifiche dei tessuti non risiede nel genoma sui cromosomi del nucleo, ma nella matrice, non riguarda il genotipo ma il fenotipo. 

Forse, allora, la proteina rilasciata è la trascrizione dell’informazione risultante dall’integrazione di due segnali biologici: uno decifrato dai codici del genoma e l’altro intercettato dalla matrice e in essa registrato: un codice che appartiene alla coscienza della vita di ogni individuo, costruito mattone dopo mattone attraverso l’esercizio del libero arbitrio, fatto della pratica o del tradimento della volontà di un sentimento che dà significato all’intenzione con cui si scelgono i pensieri le parole e le azioni.

Il gradiente elettrochimico della matrice e il trasferimento dell’Elettrone.

La navetta che trasporta l’informazione che abita la matrice, ossia l’elettrone, trascrive con il suo movimento l’informazione data attraversando e integrando tutti gli elementi che compongono la matrice e conferendo loro una corrispondenza o risonanza energetica.

I movimenti degli elettroni plasmano la materia che realizza la matrice come fossero le spole di un telaio che intessono la trama di una tela; se l’informazione è libera di viaggiare attraverso la matrice, perché essa è pulita detossificata e in possesso di una carica elettrica vitale, allora il segnale epigenetico che concorre alla programmazione e alla rigenerazione cellulare verrà trasmesso e ricevuto integralmente e la matrice potrà preservare o ristabilire una composizione chimico-elettrica che sia compresa nello schema biologico.

Se gli elettroni seguono i percorsi prestabiliti nella mappatura naturale, allora la matrice che verrà costruita sarà biologica, altrimenti si avranno interruzioni e discontinuità di segnale, disarmonia dell’Essere poiché, se l’esecuzione di un’energia è disarmonica, anche la matrice creata sarà distante dal disegno divino originario. Il codice epigenetico è come se ricevesse le informazioni che completano quelle congenite riferibili al DNA.

Più le due traduzioni – epigenetica e genotipica – collimano, maggiori saranno le probabilità che il fenotipo esprima fedelmente la biologia del progetto umano previsto e contenuto nell’informazione vitale.

I codici epigenetico e genetico potrebbero essere due tracce caratteristiche della stessa informazione: sarebbero pezzi di un sistema vitale fatto per ricevere parti del medesimo messaggio che viaggia su due frequenze distinte in contemporanea, oppure che proviene da due dimensioni spazio-temporali diverse. 

Comunque sia, è certo che l’informazione si compone di segnali che sono diversi poiché vengono decodificati da strumenti diversi: geni del DNA e consapevolezza individuale che si materializza con la matrice. 

Segnali che, però, comunicano tra loro.

Se il segnale epigenetico è disturbato da ostacoli che ne impediscono una corretta trasmissione o ne complicano la ricezione come possono fare tossine ambientali, alimentari e mentali che intasano e saturano la matrice, la trasduzione nella dimensione materiale dell’energia elettromagnetica intercettata non avverrà correttamente: si verifica un disallineamento tra l’informazione del segnale epigenetico con quello costitutivo, genetico, e le reazioni funzionali dell’organismo si allontaneranno dalla normale fisiologia e dal punto di equilibrio omeostatico tanto più che questa forbice si apre. Il codice epigenetico sovrascrive le proprie informazioni su quelle del genotipo; se le sue traduzioni si allontanano dalla familiarità e dalla complementarietà, la traduzione proteica dell’informazione degenera nel disordine incontrollato come avviene nel caso di una proliferazione metastatica delle cellule cancerose.

I due codici sono fatti per intercettare la medesima energia che origina da spazi temporali e luoghi differenti? Perché è verosimile che l’Essere umano sia stato un rettile in un tempo preistorico? Forse perché la stessa informazione si esprime con sembianze diverse. 

Cambia la membrana mentre la matrice vitale rimane unica per tutte le forme e questo collega tutti gli esseri gli uni agli altri e li rende parte di un organismo cosmico. 

Dunque: l’Uomo è stato drago nello stesso modo in cui oggi è albero e giaguaro, scimmia lupo e stella.

Ogni volta che si estingue una specie animale perdiamo una parte di noi, un archetipo dell’anima.

La memoria dell’Anima è dunque infinita e gli uomini provano, seppur latente, un sentimento viscerale di appartenenza  alla Vita che li connette con l’Universo, proprio perché l’anima-energia-informazione-matrice cosmica è la stessa per tutte le cose.

L’elettrone veicola l’energia, ossia l’informazione che, come abbiamo visto, si trova dappertutto; il suo movimento, infinito finché c’è vita, tesse la trama che costruisce la matrice dell’Universo.

Questa intelligenza vitale crea l’ambiente interno dei corpi chiamato matrice biologica e, in modo analogo, stampa un’altra matrice esterna identificabile con il mondo sensibile.

La matrice è il tessuto connettivo che mette in comunicazione la luce solare con il fiore, l’acqua con la terra, individui con individui, organi con organi, cellule con cellule, molecole con molecole in un sistema organico e intrecciato, relazionato e interdipendente che dà coscienza e senso a quello che l’Umanità rappresenta da secoli come una intelligenza universale chiamata Vita.

E tutto grazie al trasferimento di una particella elementare di materia: l’elettrone.

Esiste una sola matrice biologica nell’organismo umano che origina dalla extravasazione del plasma sanguigno negli spazi interstiziali del tessuto connettivo, diventa la matrice extracellulare che crea la linfa lattiginosa e il citosol viscoso che a sua volta alimenta le matrici intermembranose, quella mitocondriale quella nucleare e quella lisosomiale (i ribosomi non hanno membrana, infatti non sono organuli o organelli).

Questa unica matrice interna mette in comunicazione tutte le cellule dei tessuti, gli organi e i distretti corporei tra loro: una rete carica elettricamente che trasferisce e traduce l’informazione e permette agli elettroni di muoversi attraverso di essa trasmettendo tutte le informazioni vitali, alimentari, immunitarie, cataboliche, anaboliche, ossido-riduttive.

La Matrice, oltre ad avere un compito strutturale di collegamento fisico e sostegno del corpo, essendo carica elettricamente con segno negativo raccoglie le tossine acide e i metalli pesanti che hanno segno positivo e li drena con la linfa.

In questo mare magnum collaidale si muovono tutte le informazioni biologiche, elettrochimiche, gli ioni elettrolitici, i nutrienti, gli scarti metabolici e i cataboliti, cellule di osteoblasti nel tessuto osseo, condroblasti in quello cartilagineo, fibroblasti nel tessuto connettivo più propriamente detto che producono glicoproteine strutturali fibrose di collagene ed elastina e zuccheri come l’acido ialuronico, ormoni, leucociti, mastociti e macrofagi immunitari.

Sono acide, quindi cariche positivamente, tutte le intermembrane degli organuli, come sono basiche o alcaline, perciò elettricamente negative, tutte le matrici; con piccole divergenze di potenziale e temporanei cambiamenti di segno la parte intracellulare della matrice è più carica negativamente di quella extracellulare: si crea così una differenza di potenziale elettrico (potenziale di membrana) che trasduce l’energia per mezzo del trasferimento degli elettroni, permettendo l’innesco dei meccanismi di ossido-riduzione fondamentali per il movimento, la trasformazione delle sostanze e la produzione di energia chimica ATP. La Matrice è il brodo di coltura della vita.

LA MATRICE FUNZIONA COME UN DIAPASON: così siamo quello di cui ci nutriamo.

La matrice è dove tutto accade.

Nella matrice le macchine biologiche – i corpi – prendono coscienza del mondo; la presenza o l’assenza di spirito nel compiere le azioni traduce in bene o in male l’energia espressa nelle scelte compiute. 

Per l’appunto nella matrice avviene la fase omeostatica dove si realizzano le condizioni di equilibrio finalizzate alla vita e alla salute; la intossicazione della matrice ingenera uno squilibrio patologico che attiva negli organi, in risposta ai nuovi stimoli sopraggiunti con il cambiamento delle condizioni del terreno, quei meccanismi fisiologici di correzione che chiamiamo inconsapevolmente malattie. 

Il concetto di mileu intrieur di cui parla Claude Bernard si riferisce sostanzialmente a un equilibrio, dinamico e non statico, di forze di energia che si realizza sempre nel campo della matrice. Tutto quello che influenza il sistema connettivo della matrice è potenzialmente in grado di mantenere rompere o ripristinare tale equilibrio.


Puoi governare la tua salute controllando i fattori fisici che influenzano il corpo e quelli emotivi e psichici che riguardano la mente ricordandoti che tu sei padrone del presente e puoi decidere come vivere la tua vita.

Ogni decisione presa con questa consapevolezza equivale ad una benedizione.

Puoi bilanciare l’emissione di energia negativa proveniente da pensieri di frustrazione e afflizione con l’introduzione di pezzi di energia vitale staccati dalla  matrice naturale sotto forma di succhi da bere di frutta fresca e biologica, ma si tratterà solo di una compensazione. 

Il cambiamento per essere efficace deve avvenire in quello stato di pace interiore che contrassegna solo il vivere con presenza a se stessi; un cambiamento definitivo è conseguenza di una decisione presa con il sentimento della verità. Ogni scelta non deve essere il risultato di un tradimento spirituale, ma di una comprensione accettazione e testimonianza della propria verità.

Ciò che è fuori del corpo si trova anche dentro di esso e viceversa, non può essere diversamente: quello che è forma corporea o apparente è solo una membrana, un diaframma che divide la Matrice universale in quelle biologiche del corpo, internamente, e del mondo, esternamente. 

La matrice è come un diapason che risuona solo con la materia con cui ha identici rapporti di forza e di energia, la medesima costituzione: quindi, solo tra le matrici che sono ugualmente naturali può essere trasmessa correttamente, senza distorsioni, l’informazione biologica.

Le informazioni si muovono attraverso canali energetici che attraversano le membrane sia in entrata sia in uscita: una matrice esterna disarmonica influenza negativamente l’ambiente interno del corpo e viceversa, come una matrice interna sanificata armonizza il mondo esterno e viceversa.

La matrice è un substrato energetico che traduce le informazioni raccolte nei modi di espressione della materia che chiamiamo fisica elettricità e chimica, come se essa fosse una specie di tecnologia biologica informata iper-evoluta: diventa, quindi, importante la qualità dell’informazione che dà forma alla matrice.

Tutte le forme della Natura trasmettono l’energia che alimenta il programma della Vita. 

Interagire con una matrice naturale significa portare dentro di sé energia psichica e fisica, nutrirsi di informazioni di forza e salute, biologiche, piantare semi in grado di germinare la vita, segnali intercettabili e completamente decodificabili dalle staminali fabbricate dal midollo osseo che possono così costruire le cellule somatiche e i tessuti di un organismo adulto integralmente e correttamente, rinnovare in continuo le strutture che si rompono o difettano e sostituire quelle vecchie in modo efficiente.

Appare essenziale per la salute ricercare elementi della matrice esterna non corrotti, espressione delle forze della Natura, l’unica realtà biologica, la sola matrice da cui attingere energia che sia veramente salutare: belle visioni da osservare, pensieri positivi che attraversino la mente, sentimenti di amore che scaldino il cuore, cibo organico e innocente che nutra lo spirito e il corpo, acqua pura che disseti le cellule, suoni che rilassino, luce solare che irradi la pelle, aria pulita, profumi soavi, parole sincere senza giudizio e pacifici silenzi. 

Le matrici che trascrivono un mondo che si è allontanato dalla Natura sono artificiali e, come tali, veicolano informazioni non adatte alla vita, che non hanno una corrispondenza biologica, non nutrono, anzi ammalano il sistema dell’essere vivente, sia esso animale o vegetale: la loro energia è sì reale, intendimi, ma nociva, povera, innaturale e deviante. Se attingi le giuste informazioni, quelle vitali, dalla matrice esterna nutrirai la matrice interna con energia pura e avrai in cambio il benessere e le sue formazioni. Se tu hai il potere di scegliere cosa portare dentro la tua vita – e ce l’hai! – hai anche quello per costruire la realtà del mondo che ti circonda.

Giordano Bruno e la matrice spirituale della materia.

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La matrice è la rappresentazione fenomenica della esperienza della forza vitale; più tale energia è libera di scorrere, più la matrice è sana e la salute certa.

La forza fluisce solo se viene compresa, ovvero ricevuta per essere ritrasmessa, infinitamente.

Affinché l’energia scorra deve essere compresa in modo totale e integrale da tutte le parti dell’Essere, a partire dalle sue unità fondamentali e autoconsapevoli immerse nelle matrici: le cellule.

Per essere riconosciuta come propria (SELF) dall’organismo l’informazione deve essere naturale, sia che abbia la forma di pensieri o quella di molecole alimentari.

La matrice ha essenza spirituale in quanto fatta di consapevolezza: infatti, è il risultato di una informazione di coscienza, considerando il fatto che la verità biologica esiste solamente nella comprensione della realtà fisica e chimica nel suo insieme, non nei suoi frazionamenti e riduzioni.

In un sistema ciclico come quello vitale gli organismi cellulari pensano a se stessi in modo olistico come parte di un unico esemplare vivente e si organizzano per la continuazione della vita: mettono in condivisione struttura e funzione di cellule tessuti e organi attraverso la combinazione di diverse porzioni più o meno definite di materia (atomi, molecole) grazie all’opera, coordinata e sinergica, dell’elettrone.

Se la guarigione del corpo passa necessariamente ed unicamente attraverso una depurazione della matrice che riordini il metabolismo secondo le leggi universali della forza vitale, essa può cominciare soltanto da un moto dello spirito, ossia da una decisione che sia coerente con la parte fondamentale di se stessi.

La scelta fondativa dell salute per risultare efficace deve, dunque, essere ripetuta identica nella sua intenzione e, di conseguenza, esercitata con presenza rispetto a tutte le scelte successive che riguardino il fenomeno dell’Essere, inteso come un insieme sistemico costituito da corpo mente e spirito. 

Le ferite, gli incidenti e il dolore sono innanzitutto segni fisici di scelte spirituali contrarie alla propria natura, asimmetriche rispetto all’informazione biologica, che vengono a ricordarci che noi abbiamo rotto un patto sacro formulando pensieri contrari allo scopo della nostra vita. La guarigione avviene solo dopo aver ricostituito la fiducia nella vita e deciso di volersi bene manifestando e praticando l’intenzione che viene dal Cuore di fare pulizia nella propria matrice: fa’, dunque, tutte le scelte per amore di te stesso. 

Se la decisione segue un’intenzione sincera di amore, la scelta avrà la presenza data dalla disciplina dello spirito e sarà senza fronzoli, affilata come la punta di una freccia scagliata dritta verso il problema: essenziale terapeutica e risolutiva.

Sembra chiaro come l’intelligenza che informatizza ogni unità di materia vivente individuabile nei pozzi sapienziali della microbiologia sia analoga a quella che nei macrosistemi muove i corpi celesti e appassiona astronomi e astrofisici.

Allinearsi consapevolmente alla biologia che regola le attività del corpo significa sperimentare la medesima legge universale che comanda l’infinitamente piccolo, ordina la complessità della Natura e armonizza l’infinitamente grande del Cosmo. 

Attingere da questa fonte di conoscenza fatta del fluire della forza vitale porta inderogabilmente e inevitabilmente all’espansione della presenza dell’Essere secondo valori che solo la salute, il benessere, l’assenza di giudizio e la pienezza del Cuore possono parametrare. 

La matrice sono flussi di consapevolezza che si intersecano come fili: si può scegliere quali filamenti intercettare con i quali costruire un mondo a propria immagine e somiglianza, stabilendo quella identità e quella concordanza tra il dentro e il fuori che testimonia l’esistenza di una sola grande Anima che abbraccia e attraversa tutte le creature e l’ambiente naturale che le contiene come fossero esse le piccole cellule immerse nella matrice extracellulare del tuo corpo. I

n questo senso è giusta l’affermazione di Giordano Bruno: “Non è la materia che crea il pensiero, ma il pensiero che crea la materia”. Anche se materia ed energia si influenzano a vicenda e, in realtà, la materia è energia e viceversa.

Proprio in ragione dell’esistenza di una forza o intelligenza biologica basilare chiamata matrice, se hai un corpo, hai anche un’anima e se hai un’anima, hai un corpo. Siccome sono le tue scelte che governano la matrice è, dunque, la tua consapevolezza il cliché con il quale puoi stampare le pagine del destino.




Fibrosi e/o aderwnza

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๐˜Š๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ญ’๐˜ข๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ข, ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ท๐˜ฆ๐˜ค๐˜ฆ, ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ด๐˜ฆ๐˜จ๐˜ฏ๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ค๐˜ฆ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ ๐˜ฆฬ€ ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ถฬ€ ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ถ๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ: ๐˜ข๐˜ท๐˜ท๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฃ๐˜ณ๐˜ถ๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ, ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ท๐˜ช๐˜ข ๐˜ฐ ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ฃ๐˜ญ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ค๐˜ข๐˜ต๐˜ข ๐˜ช๐˜ฏ ๐˜ถ๐˜ฏ ๐˜ฑ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ค๐˜ช๐˜ง๐˜ช๐˜ค๐˜ฐ. ๐˜š๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ค๐˜ฆ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ด๐˜ค๐˜ฆ ๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ช๐˜ฏ๐˜ถ๐˜ช๐˜ต๐˜ขฬ€ ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ข๐˜ฏ๐˜ช ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ด๐˜ด๐˜ถ๐˜ต๐˜ข๐˜ญ๐˜ช, ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ข๐˜ด๐˜ช ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ต๐˜ข๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ค๐˜ข๐˜ด๐˜ต๐˜ณ๐˜ข๐˜ต๐˜ฐ.
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Guarire col perossido di idrogeno

 

 

 

Guarire col perossido di idrogeno

Il cancro è pericoloso. Non flirtare con il disastro. Non mangiarlo e non avvicinarti. Non berlo. Non metterlo sulla tua pelle. 

Sì, questo è un avvertimento a non mettere il cancro sul tuo corpo o all'interno. 

Il cancro è nei progetti di semi di DNA dei pesticidi OGM e nei trattamenti utilizzati su frutta e verdura. 

Il cancro è nelle lozioni solari piene di tossine che trattengono il sudore e bloccano la vitamina D che normalmente otterresti dal sole. 

Il cancro è nei cosmetici, nel trucco, nei saponi, nel dentifricio e negli shampoo. Il cancro può essere in agguato nel tuo frigorifero, nella tua dispensa e nel tuo armadietto dei medicinali, ma ha un acerrimo nemico. 

Il cancro ha un rivale che lo distrugge come un M-60 che spiana un campo di soldati nemici, si chiama "perossido di idrogeno" (uso alimentare) e i media mainstream ti diranno quanto sia "pericoloso". Versa un paio di gocce in un bicchiere d'acqua ogni giorno e poni fine al cancro. Si è vero.

Il cancro prospera in un sistema acido-pesante, dove il sangue e gli organi sono inondati di sale lavorato, zucchero, grasso animale e cibo artificiale. 

Il cuore e il cervello lottano per filtrare le tossine presenti nella maggior parte delle forme convenzionali di cibo, come antibiotici, ormoni, pesticidi, insetticidi, erbicidi, candeggina, ammoniaca, fluoro, metalli pesanti e molto altro. 

Questo è il motivo per cui i medici e gli oncologi dicono ai pazienti chemioterapici di non mangiare cibi alcalinizzanti come il cavolo riccio, perché "interferiranno con la chemioterapia". Dio non voglia che tu debba provare ad alcalinizzare tutto quell'acido che sta uccidendo le tue cellule BUONE. 

La maggior parte del cancro i pazienti muoiono a causa della chemioterapia e del danno da radiazioni alle loro cellule non cancerose. In altre parole, anche le tue cellule buone che stanno cercando di aiutare il tuo corpo a sconfiggere il cancro sono private dell'ossigeno, portando a nuovi tumori e spesso alla morte entro 5 anni. 

"La soluzione più trascurata a tutti i tipi di malattie e malattie è forse la più semplice. Tutti gli agenti patogeni, virus e parassiti sono anaerobici. Crescono in assenza di ossigeno, ma non possono sopravvivere con un'abbondanza di ossigeno. Anche le cellule tumorali non possono esistere in ossigeno. Dipendono dalla fermentazione del glucosio per sopravvivere e moltiplicarsi".

Cosa dovresti fare, che tu abbia il cancro o meno?

Alcalinizzate il vostro corpo, ecco cosa fare. Ora tieni presente che il perossido di idrogeno non ricostruisce il sistema immunitario né ripara le cellule danneggiate dalla chemio tossica; tuttavia, non c'è momento migliore per accogliere quel "cambio di stagione" per la rigenerazione di nuove cellule, pelle, capelli e cellule di organi di questo. Questo è pre-programmato nel tuo DNA. Uomini e donne hanno lo stesso programma:

120 giorni - NUOVI globuli rossi

90 giorni - NUOVO scheletro

60 giorni - NUOVE cellule cerebrali e tessuti

49 giorni - NUOVA vescica

45 giorni - NUOVO fegato, NUOVO materiale cellulare del DNA

30 giorni - NUOVI capelli, NUOVA pelle

5 Days - NUOVA parete per lo stomaco

Ottenere abbastanza perossido di idrogeno all'interno delle cellule tumorali è fondamentale.

È stato clinicamente dimostrato che la diffusione o la metastasi del cancro è "inversamente proporzionale alla quantità di ossigeno attorno alle cellule tumorali". Ciò significa che più ossigeno, più lentamente si diffonde il cancro. Al contrario, meno ossigeno, più velocemente si diffonde il cancro. Se le cellule tumorali ottengono abbastanza ossigeno, moriranno! 

Il perossido di idrogeno uccide le cellule tumorali, perché le cellule tumorali non hanno il meccanismo per abbattere il perossido di idrogeno e impedirgli di svolgere il suo lavoro.

La chiave per curare il cancro con il perossido di idrogeno è ottenere ABBASTANZA perossido di idrogeno ALL'INTERNO delle cellule tumorali. 

C'è una descrizione scientifica di questo: gli enzimi proteolitici, chiamati anche enzimi pancreatici, tagliano letteralmente a pezzi lo spesso rivestimento proteico che copre le cellule tumorali, in modo che il sistema immunitario possa riconoscere le cellule come cancerose. Beh, non devi essere uno scienziato per capirlo! Tagliando a pezzi il rivestimento proteico, il perossido di idrogeno entra quindi all'interno delle cellule tumorali. Non ne sentirai parlare su nessuno "speciale sul cancro" della CNN o su "Dr. Oz".

La scienza lo sa da 50 anni

Il vincitore del premio Nobel, il dottor Otto Warburg, ha dimostrato OLTRE 50 ANNI FA la differenza fondamentale tra cellule normali e cellule cancerose. Entrambi derivano energia dal glucosio, ma la cellula normale richiede ossigeno per combinarsi con il glucosio, mentre le cellule tumorali scompongono il glucosio senza ossigeno, producendo solo circa 1/15 dell'energia per molecola di glucosio prodotta da una cellula normale. Questo è il motivo per cui le cellule tumorali hanno un così grande appetito per lo zucchero e perché le persone obese si ammalano di cancro più spesso. Si chiama "cascata biochimica". 

Il perossido di idrogeno e molte altre terapie con ossigeno si sono rivelate sicure ed efficaci. Presta attenzione a ciò che acquisti, perché il 35% di perossido di idrogeno per uso alimentare è l'unico grado consigliato per uso interno. Fai attenzione al 3% di "grado farmaceutico". Questo è il grado venduto nella tua farmacia o supermercato locale. Questo prodotto è sconsigliato per uso interno, perché contiene un assortimento di stabilizzanti che non devono essere ingeriti. 

Consigli per l'uso domestico: alcune persone aggiungono una tazza di perossido di idrogeno per uso alimentare al 35% in una vasca da bagno di acqua calda e la lasciano in ammollo per 20-30 minuti. Il perossido di idrogeno viene assorbito attraverso la pelle, che è il tuo organo più grande. 

Altri bevono un bicchiere d'acqua con diverse gocce di cibo o perossido di idrogeno di grado reagente. Esamina anche gli enzimi digestivi.

I ricercatori hanno notato da anni una corrispondenza tra bassi livelli di enzimi e cancro; infatti la terapia enzimatica è stata utilizzata con buoni risultati contro i tumori in Europa e da alcuni medici negli Stati Uniti.

Ossigeno
Ossigeno

Inonda il tuo corpo di ossigeno

La soluzione più trascurata a tutti i tipi di malattie e malattie è forse la più semplice. Tutti gli agenti patogeni, virus e parassiti sono anaerobici. Vivono in assenza di ossigeno, ma non possono sopravvivere con un'abbondanza di ossigeno. Anche le cellule tumorali non possono esistere nell'ossigeno. Dipendono dalla fermentazione del glucosio per sopravvivere e moltiplicarsi.

La terapia più comune ed efficace per l'ossigenazione è l'ozonoterapia, praticata negli Stati Uniti dalla fine del XIX secolo fino agli anni '40. Ma dagli anni '40 la FDA ha criticato duramente l'ozonoterapia negli Stati Uniti, mentre gran parte dell'Europa, Russia, Cuba e Messico usano l'ozonoterapia ora e continuano a dimostrarne l'efficacia senza effetti collaterali.

Ozonoterapia

Quindi, se l'ossigenazione è così grande, allora perché i pazienti con enfisema non sono in grado di uscire dalla sedia a rotelle? L'ossigeno O2 fornito da quei contenitori aiuta le persone a respirare, ma non crea il processo di produzione interna di enzimi disintossicanti. 

L'ozono O3 ha un atomo instabile che si stacca quando l'O1, che penetra nei tessuti e nelle cellule del siero più rapidamente dell'O2, avvia processi metabolici unici. Di conseguenza, sia la guarigione che la disintossicazione avvengono rapidamente.

L'ozonoterapia è attualmente utilizzata con successo in Germania, Spagna, Russia, Caraibi, Messico, Cuba e altre nazioni. I risultati sono sbalorditivi e non ci sono effetti negativi. L'ozono viene normalmente somministrato come liquido per via endovenosa o per iniezione e contemporaneamente come gas attraverso un tubo posizionato nell'ano. A causa delle potenziali reazioni di Herxheimer ("crisi di guarigione" dalle tossine rilasciate) che possono scoraggiare dal continuare, le dosi percentuali complete non vengono somministrate fino alla quarta sessione.

Quindi le prossime quattro sessioni sono per la guarigione a piena forza. Dopo ogni serie di quattro sessioni, ciascuna delle quali dura non più di mezz'ora, viene effettuata una valutazione clinica. I risultati sono spesso drammatici. 

La maggior parte delle malattie croniche e dei tumori guarisce completamente in meno tempo rispetto alla maggior parte degli altri trattamenti alternativi.

L'ozonoterapia viene spesso utilizzata semplicemente per migliorare la salute mediante un'intensa disintossicazione, anche per coloro che non sono affetti da una particolare malattia. Naturalmente, ai medici non veniva insegnato questo nelle scuole di medicina. Gli operatori sanitari interessati devono ricevere una formazione speciale presso strutture specializzate. 

L'ossigenoterapia iperbarica è spesso efficace ponendo il paziente in una camera altamente pressurizzata di ossigeno puro. Questo metodo più costoso richiede personale appositamente addestrato e attrezzature ingombranti speciali. 

Ossigenazione in casa

Sono disponibili  generatori di ozono per uso domestico per l'ozonizzazione dell'acqua e la purificazione dell'aria, anche per l'assorbimento dell'ozono per via anale o vaginale. Ma i produttori di questi dispositivi sono spesso molestati o chiusi dalla FDA.

L'H2O2 alimentare o perossido di idrogeno possono essere miscelati con acqua e consumati come metodo per ossigenare le cellule del siero e dei tessuti. Per uso alimentare significa che è puro e senza stabilizzanti, il che lo rende sicuro per il consumo se opportunamente diluito. Il prodotto da banco è H2O2 3,5% non alimentare . Il 35% di H2O2 alimentare deve essere adeguatamente diluito.

Ma maneggiare il perossido di idrogeno al 35% è pericoloso poiché è così caustico se non adeguatamente diluito. Può bruciare. 

Ora sono disponibili perossidi di idrogeno per uso alimentare in percentuale inferiore e più sicuri, dal 3% fino al 12%.

Dal libro di "Mr. Oxygen" McCabe Flood Your Body With Oxygen , nonché dai suoi video, audio e conferenze dal vivo, sono emersi diversi "integratori di design" che creano ossigeno nel corpo per i consumatori attenti alla salute. Di solito vengono mescolati in acqua e consumati senza il fastidio di ordinare H2O2 per uso alimentare e diluirlo correttamente per il consumo.

Quello che segue è solo un elenco parziale delle condizioni in cui la terapia con H2O2 è stata utilizzata con successo. (Molte di queste condizioni sono gravi, se non pericolose per la vita. Si consiglia vivamente di chiedere consiglio e guida a un medico esperto nell'uso di queste tecniche.)

Allergie

Mal di testa

Mal di altitudine

Herpes Simplex

Alzheimer

Herpes Zoster

Anemia

Infezione da HIV

Aritmia

Influenza

Asma Punture di insetti

Infezioni batteriche

Cirrosi epatica

Bronchite

Lupus Eritematoso

Cancro

Sclerosi multipla

Candida

Infezioni parassitarie

Malattie cardiovascolari Parkinson

Malattia vascolare cerebrale

Malattia parodontale

Dolore cronico

Prostatite

Diabete di tipo 11

Artrite reumatoide

Cancrena diabetica Scandole

Retinopatia diabetica

Sinusite

Problemi di digestione

Mal di gola

Infezione da Epstein-Barr

Ulcere

Enfisema

Infezioni virali

Allergie alimentari

Verruche

Infezioni fungine

Infezioni da lieviti

Gengivite

Il perossido di idrogeno è una delle poche e semplici sostanze miracolose, come il CDS, ancora disponibili al pubblico. La sua sicurezza e i suoi molteplici usi lo classificano al primo posto con DMSO

Se non hai mai usato nessuno di questi composti, stai trascurando due dei più potenti strumenti di guarigione mai scoperti. 

La maggior parte di noi ha iniziato con il perossido di idrogeno poco dopo la nascita. Non solo il latte materno contiene elevate quantità di H2O2, la quantità contenuta nel primo latte (colostro) è ancora maggiore. 

Questo sembra solo ragionevole ora che sappiamo che una delle sue funzioni principali è quella di attivare e stimolare il sistema immunitario. Anche se sono un forte sostenitore di H2O2 terapia, non sto suggerendo che tutti debbano usarla. 

Probabilmente ci sono alcuni individui la cui salute e benessere non sarebbero migliorati dal perossido di idrogeno. Ma ci sono anche milioni di altri che soffrono inutilmente perché o non conoscono il perossido di idrogeno o sono stati male informati sul suo utilizzo. Dr. David G. Williams.

โ–ถ๏ธ Le informazioni contenute nel presente documento non intendono sostituire un rapporto individuale con un medico o un professionista sanitario qualificato. Pertanto, il lettore dovrebbe essere consapevole che queste informazioni non sono intese come consigli medici, ma piuttosto una condivisione di conoscenze e informazioni. Voi e solo voi siete responsabili se scegliete di fare qualcosa sulla base delle vostre personali ricerche.

Le fonti per questo articolo includono:

https://www.naturalnews.com/042577_cancer_treatment_hydrogen_peroxide_alternative_medicine.html

https://www.naturalnews.com/029306_oxygen_pathogens.html#ixzz2NQgrCK3J

http://ecocreando.weebly.com/uploads/1/1/7/1/11713015/87655864-l-ossigeno-e-energia.pdf

https://www.pdfdrive.com/the-one-minute-cure-the-secret-to-healing-virtually-all-diseases-e11824902.html

https://no-cancro.blogspot.com/p/blog-page_3549.html?m=0

https://www.ossigenoozonoterapia.it/it/news-18/indicazione-terapeutiche.html

http://www.hydrogenperoxide.co/about.html

http://www.foodgrade-hydrogenperoxide.com/id32.html

http://www.cancertutor.com

http://www.new-cancer-treatments.org

http://gerson.org

https://www.anticancer.news/

https://saludprohibida.com/it/

https://www.comusav.com/it/testimonios/

https://canceremocional.org/en/cds-protocol-finder/#Finder_of_CDS_protocols_for_diseases

https://mmstestimonials.co/

https://www.laboratoriumdiscounter.nl/it/perossido-di-idrogeno-per-uso-alimentare.html

 
 

LE FREQUENZE CHE GUARISCONO- LA LUCE


LE FREQUENZE CHE GUARISCONO
L'antica medicina del futuro
La vibrazione è stata da sempre associata alla creazione della materia e alla forza vitale che pervade l’universo.
Dai Veda in Oriente, a Pitagora, da San Giovanni alle scoperte di Plank ed Einstein sembra chiaro che tutto è energia e questa energia è vibrazione.
Pitagora diceva che la musica è la vera medicina e nelle antiche tradizioni religiose ed esoteriche i canti e i suoni venivano usati per indurre guarigioni fisiche e spirituali.
Oggi la scienza sta riscoprendo tutto questo aprendo le porte a quella che viene chiamata: medicina quantistica.
LA VIBRAZIONE INFLUENZA IL NOSTRO CORPO E LA NOSTRA SALUTE.
Il Prof. Carlo Ventura, direttore del laboratorio di biologia molecolare e bioingegneria delle cellule staminali presso l’istituto di cardiologia dell’università di Bologna, in stretta collaborazione con Università della California, afferma che le cellule, come tutto l’universo, vibrano e, facendo ascoltare le giuste frequenze alle cellule staminali, queste ultime possono essere istruite per divenire cellule specifiche dei nostri organi.
La vibrazione può dunque innescare la guarigione.
Ernst Chladni (1756-1827), padre della Cimatica, ha dimostrato scientificamente come le vibrazioni modificano la materia.
Si è osservato infatti che ogni frequenza induce la materia (sabbia e acqua negli esperimenti della Cimatica) a strutturarsi secondo una certa forma che è diversa per ogni frequenza.
Essendo quindi il nostro corpo composto per almeno il 70% di acqua, le sue molecole risponderanno in maniera diversa a seconda della frequenza da cui sono attraversate.
La Cimatica è stato il ponte di collegamento per comprendere la sapienza vedica che parla del suono creatore OM e la frase biblica “In principio era il Verbo” e la tesi di Pitagora in cui sosteneva che “la geometria delle forme è musica solidificata“.
Le scoperte della Cimatica sono spesso associate agli studi di Masaru Emoto, famoso per aver fotografato i cristalli di acqua congelata sottoposta a determinate frequenze e vibrazioni, mostrando come l’acqua è in grado di formare strutture cristalline armoniche o caotiche, in risposta alle varie vibrazioni.
Ricercatori come Fabien Maman ritengono che le cellule cancerose e quelle sane conducano le frequenze sonore in modo differente e che queste le possano influenzare.
L’acqua presente nei tessuti sani ha un struttura differente da quella dei tessuti malati, quindi i medici che riconoscono questo fatto utilizzano alcuni tipi di musica, canti, diapason o campane tibetane come terapia.
Anche la stessa floriterapia, omeopatia e terapie magnetiche sfruttano questa proprietà: inducono una certa frequenza di guarigione nel corpo, proprio la frequenza necessaria per riportare in armonia la parte malata.
LA NUOVA MEDICINA SI BASA SULLA FREQUENZA.
Vale anche il viceversa: se siamo attraversati da vibrazioni esterne (non solo suoni ma anche campi elettromagnetici e pensieri/emozioni di altre persone) che non sono in risonanza con le nostre vibrazioni naturali si viene a creare uno squilibrio che crea disarmonia e con il tempo si cronicizza e diventa malattia.
Il professor Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico chirurgo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina, uno dei massimi pionieri italiani della cosiddetta medicina quantistica afferma:
“Il benessere è una questione di oscillazioni elettromagnetiche “ordinate”.
Al contrario, la malattia “nasce” all’origine, e può essere rilevata, come un disturbo della rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare e
solo allo stadio finale, quando si manifesta con tutta la sua sequela di sintomi, dolori, diventa un’anomalia della struttura molecolare del corpo.”
– e continua dicendo –
“L’organismo si mantiene in equilibrio dinamico grazie ai messaggi che le cellule si scambiano costantemente tra loro sotto forma di segnali elettromagnetici estremamente deboli, a frequenza definita.
E’ proprio di queste energie infinitamente piccole, che si occupa la medicina quantistica, forse la più futuristica tra le medicine complementari”.
Nel settore medico esistono dei macchinari che producono queste oscillazioni ordinate di guarigione.
Il Dr. Royal Raymond Rife costruì un generatore di frequenze con cui trattò con successo 1000 pazienti a cui fu diagnosticato un cancro incurabile negli anni ’30.
Gli vennero conferiti 14 premi ed un dottorato ad honorem.
Cio’ che Rife dimostrò è che ogni disturbo salutistico ha una frequenza, che per contro risponde (va in risonanza) ad una specifica frequenza, ottimale per la sua guarigione-dissoluzione nel corpo.
Le persone che mantengono la loro frequenza ottimale, almeno del loro sistema immunitario, potranno prevenire lo sviluppo di sintomi e malattie.
Il Prof. Georges Lakhovsky, nel 1926 affermò che le cellule, i tessuti e gli organi funzionano come dei piccoli radioriceventi che risuonano alle onde elettromagnetiche della loro frequenza di risonanza.
Se le cellule sono malate, allora vibrano ad una frequenza diversa da quella naturale e per guarirle occorre sottoporle alla frequenza giusta per obbligarle a vibrare alla frequenza “sana” per un determinato periodo fino a quando non lo fanno spontaneamente, come dare una spinta per far partire un’auto.
Lakhovsky progettò e costruì un oscillatore a lunghezze d’onde multiple che, emettendo innumerevoli armoniche, era in grado di entrare in risonanza con qualsiasi gruppo di cellule del corpo umano che usò per curare tantissime persone ed ancora oggi è in uso.
Il fisico tedesco Fritz Albert Popp ha dimostrato in laboratorio come qualsiasi organismo vivente sul pianeta terra è in grado di emettere quantità seppur minime di frequenze luminose.
Queste frequenze sono alla base della comunicazione cellulare e permettono il coordinamento dei processi fisiologici e della crescita cellulare.
In modo analogo, alla base delle malattie vi è l’interruzione o l’alterazione delle frequenze emesse dalla cellula.
I composti cancerogeni bloccano la trasmissione delle frequenze luminose e quindi sostiene una cura naturale per il cancro basata sull’utilizzo di particolari frequenze elettromagnetiche.
Tantissimi scienziati contemporanei e passati affermano lo stesso principio di fondo: la frequenza è la chiave della guarigione e della malattia. 
Il Dott. Pier Mario Biava in Italia lavora sulla riprogrammazione cellulare affermando che le cellule tumorali sono cellule staminali mutate perché manca la frequenza per lo sviluppo normale.
Fornendo invece la frequenza informativa giusta le cellule tumorali tornano ad essere normali.
Bisogna considerare che la maggior parte di noi, vive quotidianamente molto stress e difficoltà emotive, che abbassano la frequenza del corpo.
Quindi dovremmo regolarmente alzare la frequenza del corpo, piuttosto che aspettare che scenda ad un livello cosi basso da diventare un ospitante gradevole per invasori microscopici.

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